Seguendo la tendenza “Common Ground”, della quale avevamo parlato nell’articolo di blog lo scorso anno, le persone sono ormai attratte da stili di vita rurali che combinano relazioni di vita reale con la connettività internet.
Il turismo locale aumenterà, mentre le persone cercheranno sempre più di identificarsi e connettersi con le loro radici culturali. In un periodo di deglobalizzazione, molti consumatori e paesi si allontaneranno dall’economia mondiale e si concentreranno sulla crescita interna.
È tempo di trovare un terreno e man mano che i consumatori diventano desiderosi di fare scelte più informate sul loro cibo, come la sostenibilità, la lotta agli sprechi e la consapevolezza alimentare, noi di Fattoria Maria, abbiamo voluto abbracciare questi valori, ampliando il nostro orto per condividerlo con chi sente il bisogno di approcciarsi a questo stile di vita.
Per me l’orto è sempre stato il mio rifugio e sfogo nei momenti di stress. La soddisfazione di vedere i risultati e i raccolti non ha eguali…Condividere queste emozioni con i propri clienti che ti vedono passare con i cesti pieni di zucchine, pomodori, fagiolini, bietole, prezzemolo, sesamo, erbe aromatiche è bellissimo.
Mi chiedono anche di poterli portare a casa per cucinarli (visto la freschezza) e questo è davvero molto gratificante. Da qui è nata l’idea di fare un orto un po’ più grande per soddisfare a pieno i nostri clienti che venivano solo per la frutta.